psr logoProgramma di Sviluppo Rurale 2014-2020

RURAL FOOD REVOLUTION” (ACRONIMO “RE FOOD”)


Il progetto di cooperazione interterritoriale “Rural Food Revolution” si inscrive nell’ambito della Strategia di Sviluppo Locale (SSL) “I Borghi della Dieta Mediterranea” elaborata dal Gal Cilento Regeneratio S.r.l. per la programmazione 2014/2020, a valere sulla Misura 19, sottomisura 19.3, tipologia di intervento 19.3.1, di cui al Programma di Sviluppo Rurale della Regione Campania 2014/2020 (PSR).

Il progetto nasce dall'emergente fabbisogno della filiera produttiva agricola rurale e di quelle ad essa collegate, di rigenerare, in chiave innovativa, la matrice di sviluppo sociale ed economica dei territori rurali che un tempo permetteva di tenere ben salde le reti relazionali endogene ed esogene scongiurandone la marginalizzazione e il consequenziale depauperamento, fattori che condannano queste comunità, contraddistintesi nei secoli per la loro capacità resiliente, a un inesorabile spopolamento e all'erosione di biodiversità naturale nonché socio-culturale. Trovandoci nel Cilento, territorio nominato comunità emblematica della "Dieta Mediterranea", Patrimonio dell'umanità in Sede UNESCO, l'idea trainante è quella di ripristinare i flussi produttivi e culturali che hanno generato uno dei più noti sistemi alimentari tipici che, tuttavia, per quanto possa risultare noto in termini di brand, non riesce comunque a restituire alla pratica agricola la giusta funzione né il valore. Per questo si parte da una analisi matura dei valori territoriali per comprendere quale sia la reale espressione contemporanea di un sistema alimentare tipico legato a un territorio, cercando di sfuggire a visioni stereotipate e dogmatiche poco rispondenti al reale e costruire un’offerta realmente proponibile e rappresentativa di una unicità garantita dal giusto rapporto tra tradizione e innovazione. Successivamente alla fase definitoria si tenderà a sperimentare tecniche di brandizzazione capaci di promuovere un posizionamento concreto e cosciente sul mercato e di farlo in maniera mirata, verso i target groups di riferimento, nonché seguendo la logica, fortemente caratterizzante, di assioma “prodotto/territorio”, anche attraverso un uso smart dei nuovi strumenti mediatici e delle autostrade telematiche che solitamente rimangono appannaggio di brand già maturi ed emancipati. Il Progetto mira a essere eseguito in un'ottica di cooperazione tra GAL (soggetti Leader) e di assurgere a modello replicabile su territori diversi.

L'esecutività del progetto prevede lo svolgimento delle seguenti fasi:

Azioni Locali di Progetto

1) Rilevamento e determinazione del sistema alimentare tipico del territorio e costruzione del brand “Prodotto/Territorio”

“Consiste nel definire il sistema alimentare tipico del territorio, denominarlo, classificarlo, inquadrarlo secondo la sua valenza storico-culturale-antropologica e brandizzarlo realizzando un display innovativo che preveda un’immagine coordinata, la costruzione di percorsi di storytelling, talk e visual, per la successiva messa in dialogo del sistema Prodotto/Territorio con le piattaforme intermediali contemporanee”.

2) Integrazione tra le filiere eno-agroalimentare e turistico-ricettiva e generazione di reti tra gli attori del “Prodotto/Territorio”

“Connettere i luoghi di produzione con il territorio, le sue espressioni paesaggistiche e culturali e gli avamposti della ricettività sistemandoli in reti o altre forme associative che costituiscano una proposta turistica relazionale e un circuito integrato secondo accordi protocollari che ne tutelino l’adozione di criteri di base standardizzati al fine di garantire una soglia certa di qualità e di aderenza ai valori del brand e generare una sostenibilità sussidiaria tra le filiere”.

3) Campagna di sensibilizzazione per la Rural Food Revolution

“Consiste nel mettere in campo una serie di attività mirate a diffondere i valori del sistema alimentare tipico dei territori. Le attività comprenderanno iniziative in collaborazione con gli esercenti del settore enoagroalimentare e generare educational, eventi didattico-formativi ed esperienze di story-leaving per i giovani, la società civile e gli operatori. Si svolgeranno, altresì, workshop tematici e campagne mediatiche attraverso i media locali”.

4) Creazione di una piattaforma smart intermediale

“Si tratta di dare vita ad una piattaforma intermediale (Web, APP, Bicon, Supporti cartacei…) come matrice promozionale integrata e prototipo di un sistema di tracciabilità del “Prodotto/Territorio”. La piattaforma sarà accessibile dal “Prodotto/Vettore” e dai luoghi stessi tramite le tecnologie Bicon e QR-Code e renderà rintracciabili dei percorsi di fruizione territoriale tra il paesaggio fisico e culturale, i luoghi di produzione, le metodologie produttive, le tradizioni, le caratteristiche dei prodotti e delle persone che compongono il sistema alimentare tipico brandizzato, utilizzando lo storytelling e l’interazione con il fruitore in chiave di tecnologia 2.0 e 3.0”.

5) Creazione di un evento promozionale

“E’ estremamente importante che ciascun partner metta in campo un evento promozionale che valorizzi i claster progettuali. L’evento potrà essere programmato secondo le esigenze territoriali. Ciascun partner deciderà se spingere di più verso l’aspetto turistico o verso quello eno-agroalimentare ma è certo che le due filiere dovranno essere connesse secondo gli obiettivi del progetto e tendere alla valorizzazione del “Prodotto/Territorio”, del brand generato e del brand progettuale comune. L’evento dovrà comunque essere caratterizzato da una durata minima settimanale o da almeno quattro fine settimana, dalla presenza di workshop, da momenti di show cooking, da spettacoli culturali, da momenti di storytelling nei luoghi di produzione e della ricettività turistica, dalla presenza di laboratori che seguano le logiche del turismo esperienziale e da un piano di comunicazione sistemico di portata almeno regionale”.

Le Azioni Comuni

1) Creazione di un Brand univoco e di una rete transnazionale

“Si tratta di racchiudere i brand locali in un brand univoco che ne moltiplichi la portata in termini di comunicazione e di creare un fitto sistema relazionale tra i partner in grado di accompagnare il progetto monitorandone l’efficacia step by step ed eventualmente reindirizzarne l’esecuzione per centrare i goals proposti”.

2) Creazione di una piattaforma unitaria

Si elaborerà una piattaforma intermediale con forti rilievi social che raccolga i contributi dei partner, incentivi lo scambio delle buone pratiche, che faccia da portale alle piattaforme locali e che serva da vetrina attiva della Rural Food Revolution. La piattaforma fa da supporto e si integra con piattaforme logistiche che prevedono la vera e propria movimentazione delle merci”.

3) Attivazione di un HUB “Rural Food Revolution 360”

Si tratta di una struttura innovativa che funga da piattaforma “emozionale” nella quale i fruitori potranno approcciare in maniera attiva, a 360° per 360 giorni, al paradigma “prodotto/territorio”. L’HUB disporrà di uno Spazio emozionale nel quale, anche grazie all’utilizzo di adeguate tecnologie si accederà, attraverso elementi intermediali, a una rappresentazione dei territori, delle produzioni, dei significati della “Rural Food Revolution” e dei sistemi alimentari tipici delle aree rurali. Si potrà anche accedere alle offerte turistiche censite e sistemate in pacchetti speciali, oltre quanto proposto sulla piattaforma intermediale comune.

4) Road Show promozionale

“Attività concepita in tappe promozionali volte all’affermazione di un sistema di ricadute in termini di filiera allungata nei comparti turistico ed enoagroalimentare. Per essere efficace il Road Show dovrà toccare segmenti diversificati e, in particolare: fiere del settore enoagroalimentare e turistico; eventi presso Terminali di filiera, attraverso workshop tematici riservati alle trattative con operatori economici e show cooking curato da chef stellati in rappresentanza dei territori per degustazioni di gala rivolte alla stampa e agli operatori”.

5) Campagna di comunicazione internazionale

“Si tratta di scandire gli eventi comuni in programma, oltre che attraverso la piattaforma intermediale comune, con una valida presenza su opportuni media ricadenti nei Paesi in cui si svolgeranno le azioni. E’, altresì prevista la redazione di uno spot visual che potrà circolare sui canali TV e Web-TV”.

Partenariato

Il Gal Cilento Regeneratio S.r.l. è il soggetto capofila di un partenariato composto da undici GAL campani chiamati a realizzare in cooperazione il suddetto progetto Rural Food Revolution, ognuno con una propria dotazione finanziaria.

  1. GAL CILENTO REGENERATIO
  2. GAL PARTENIO CONSORZIO
  3. GAL VESUVIO VERDE
  4. GAL IRPINIA SANNIO CISLI
  5. GAL SERINESE SOLOFRANA
  6. GAL CASACASTRA
  7. GAL VALLO DI DIANO
  8. GAL TERRE è VITA
  9. GAL TERRA PROTETTA
  10. GAL TABURNO
  11. ATS GAL TITERNO – GAL ALTO TAMMARO TERRE DEI TRATTURI