Provincia di Napoli, in particolare l'area flegrea a Nord di Napoli e l'agro acerranonolano, ad est.
Per la produzione dell'Asparago napoletano si utilizzano le cultivar più idonee che il settore vivaistico periodicamente mette a disposizione e che gli operatori, grazie alla propria esperienza, valutano adatte al tipo di coltivazione tradizionale e atte a conservare le caratteristiche morfologiche e organolettiche del prodotto napoletano. L'Asparago napoletano ha avuto sempre questa forte connotazione tipica che, grazie all'intensa naturale luminosità dell'area e all'incidenza dei raggi solari che imprimono un'intensa fotosintesi clorofilliana, consente naturalmente di far crescere e far assumere ai turioni quella caratteristica tonalità di verde intenso che lo contraddistinguono dagli altri asparagi italiani. Una volta raccolto, il prodotto tal quale ha una vita breve e necessita di immediata lavorazione al fine di garantire il mantenimento delle migliori caratteristiche qualitative. I turioni vengono portati presso il centro di lavorazione e sono sottoposti alla selezione, all'ammazzettamento, al taglio, al lavaggio e al confezionamento.
l'asparagicoltura napoletana è sicuramente da considerare quella più antica e tradizionale. Sia pure presente nell'area sin dall'epoca romana, come testimoniano affreschi pompeiani, nonché, come pietanza nobile nella real cucina borbonica, è dagli anni '70 del secolo scorso che la coltivazione dell'asparago ha assunto la veste moderna di filiera di pregio, espressione di una territorialità produttiva molto marcata e tipica, testimonianza di una spiccata vocazionalità pedoclimatica dell'area.