Gli operatori della filiera agroalimentare hanno tempo fino al 28 maggio 2021 per presentare sul sito dell'Agenzia delle Entrate - https://www.agenziaentrate.gov.it/portale/ - la domanda di contributi a fondo perduto previsti dal decreto Sostegni (decreto-legge n. 41 del 22 marzo 2021).
Il contributo è riservato ai soggetti titolari di partita Iva, residenti o stabiliti nel territorio dello Stato, che producono reddito agrario di cui all’articolo 32 del Testo unico delle imposte sui redditi (approvato con decreto del Presidente della Repubblica n. 917 del 22 dicembre 1986), la cui attività non risulti cessata alla data di entrata in vigore del decreto Sostegni e la cui partita Iva non sia stata attivata dopo l'entrata in vigore del decreto.
Altro requisito per accedere al contributo è la riduzione di almeno il 30 per cento dell’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell'anno 2020 rispetto all'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell'anno 2019.
L'importo del contributo a fondo perduto è determinato applicando una percentuale alla differenza tra l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell'anno 2020 e l'ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi dell'anno 2019.
Le percentuali da applicare sono le seguenti:
- 60% per i soggetti con ricavi e compensi non superiori a 100mila euro;
- 50% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 100mila euro e fino a 400mila euro;
- 40% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 400mila euro e fino a 1 milione di euro;
- 30% per i soggetti con ricavi e compensi superiori a 1 milione di euro e fino a 5 milioni di euro;
- 20% per i soggetti con ricavi o compensi superiori a 5 milioni di euro e fino a 10 milioni di euro.
L'importo del contributo non potrà essere superiore a 150mila euro.
A cura di psrcampaniacomunica.it
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