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Progetti

Studio dell’influenza delle tecniche colturali sulla resistenza agli stress biotici ed abiotici in pomodoro San Marzano

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Relazione tecnica finale - biennio 2004/2005

La coltivazione del pomodoro San Marzano negli ultimi anni è stata rilanciata fino a raggiungere nel quinquennio 2000 - 2005 una produzione complessiva di 195.000 quintali. Persistono, tuttavia, problematiche di carattere agronomico (basse rese, avversità, tecniche colturali inadeguate), strutturale (ridotta superficie nelle aziende dell’area DOP) ed industriale (bassa resa di trasformazione, scarsa costanza dei flussi di approvvigionamento, breve durata della campagna di lavorazione) che di fatto limitano le potenzialità di diffusione e di redditività di questa coltura.

foto di pomodoro sanmarzanoTra i fattori limitanti della redditività colturale assumono particolare rilievo gli stress di origine biotica e abiotica.

Tra le possibili cause di tali squilibri vanno citate le pratiche agricole, soprattutto quelle che fanno ricorso alla chimica (fertilizzazione e difesa fitosanitaria): l’impiego sistematico dell’input chimico ha un inevitabile impatto sugli equilibri chimici e microbiologici del suolo interferendo su alcuni parametri chimici quali il pH, la salinità e la sostanza organica e alterando la composizione quali-quantitativa della microflora tellurica. Alla luce di queste considerazioni è facilmente ipotizzabile che il complesso delle alterazioni degli equilibri preesistenti ha favorito la specializzazione parassitaria, creando idonee condizioni ambientali per alcuni patogeni e parassiti e deprimendo il livello di antagonismo microbiologico naturale necessario per il mantenimento degli equilibri agroambientali.

L’eccesso di salinità, tra gli stress abiotici, rappresenta un fattore limitante per le prestazioni produttive in quanto influenza negativamente lo sviluppo, l’accrescimento e le funzioni trofiche della pianta e la rende più suscettibile all’aggressione dei patogeni e dei parassiti. Per limitare i danni determinati dagli stress biotici ed abiotici il ricorso al miglioramento genetico e alle ordinarie tecniche di difesa chimica può non essere risolutivo; lo studio e l’introduzione di tecniche colturali innovative possono rappresentare strumenti utili sia per approfondire le conoscenze sulle cause primarie dei fattori di stress, sia per individuare soluzioni tecniche utili al contenimento dei danni recati alla coltura. Alla luce di queste considerazioni si è ritenuto opportuno realizzare un’indagine sperimentale mirante alla valutazione dell’efficacia di alcuni interventi agrotecnici nel contenere gli effetti degli stress biotici (virosi, suberosi radicale, marciumi del colletto) ed abiotici (salinità) nelle piante.

L’indagine ha trovato concretizzazione in un progetto di ricerca, finanziato dalla Regione Campania, che il CRAA ha affidato a Eureco (già Cirio Ricerche) e che ha avuto per obiettivo l’individuazione di tecniche agricole innovative, tali da assicurare alla coltura le migliori condizioni agro-ambientali, consentendo di sfruttare al meglio le potenzialità genetiche del pomodoro San Marzano.

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