città di Napoli, esteso a tutta la regione
rustico a base di patate schiacciate con latte ed uova, con ripieno di prosciutto cotto, salame, formaggio pecorino, provola, fiordilatte, o altri formaggi.
si lessano le patate intere in acqua salata, preferendo quelle a pasta gialla, compatte; una volta lessate, si sbucciano e si passano nell'apposito attrezzo (schiacciapatate). Si aggiungono latte, uova preventivamente sbattute, parmigiano o pecorino grattugiati, noce moscata, pepe, e si impasta con le mani; si pone l'impasto in una teglia da forno precedentemente imburrata; dopo il primo strato si pone un ripieno, tagliato a dadini, di prosciutto cotto, salame tipo Napoli, scamorza o caciocavallo, o ancora provola affumicata o fiordilatte, ponendoli in questo caso tagliati a dadini per dodici ore in frigorifero, ad asciugare. Si ricopre lo strato di salumi e formaggi con altro impasto di patate, si pongono abbondante pangratto, formaggio grattugiato, fiocchetti di burro sulla superficie superiore, spennellando con rosso d'uovo sbattuto, e ponendo in forno caldo.
- teglia da forno, schiacciapatate.
Tipico "piatto unico" estremamente nutriente, e di buona serbevolezza anche a temperatura ambiente; il termine deriva dal francese "gateaux" che sta per dolce, torta di cui effettivamente il gattò di patate, pur essendo salato, riproduce la forma.