A fine autunno sono stati analizzati dei campioni di piante di Ranuncolo provenienti da coltivazione in suolo e in coltura fuori suolo dell'areale vesuviano. I campioni presentavano un blocco dell'accrescimento. Da un'indagine dettagliata dei sintomi, si notavano ingiallimenti ed avvizzimenti che gradualmente, a partire dalle foglie basali, coinvolgono l'intero cespuglio, alcune piantine presentavano sintomi di deperimento solo in un settore della pianta. Dal sezionamento delle parti della pianta è stato possibile evidenziare il caratteristico imbrunimento dei fasci vascolari.
I campioni sono stati sottoposti ad indagini di laboratorio che in seguito hanno confermato la presenza del fungo Fusarium oxysporum f sp. Ranuncoli.
Il patogeno trova condizioni ottimali di sviluppo a temperature prossime ai 20-25°C e pertanto, nelle nostre zone i danni maggiori si registrano in autunno e in primavera. La fonte di inoculo sono i rizomi infetti, inoltre si conserva a lungo nel terreno e nei residui vegetali, per cui è facile rinvenirlo nei terreni che sono da diversi anni coltivati a ranuncolo.
Prevenzione
di fondamentale importanza è l'utilizzo di materiale di propagazione sano. In coltivazioni su bancali sopraelevati o cassoni si può ricorrere alla disinfezione del terreno mediante vapore, nei terreni incolti nel periodo estivo può essere utile il ricorso alla solarizzazione, evitando i rimpianti nei terreni infetti.