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Descrizione e biologia
Le specie del genere Pomacea appartengono ad un genere di lumache di acqua dolce della famiglia Ampullariidae . Comunemente chiamate "apple snails", sono originarie del Sud America anche se risultano diffuse negli Stati Uniti e nel Sud-Est Asiatico; dal 2009 Pomacea insularum è presente anche nel bacino del fiume Ebro in Spagna.
Nelle coltivazioni asiatiche di riso sono state distinte ben quattro specie introdotte: Pomacea canaliculata, Pomacea insularum, Pomacea diffusa e Pomacea scalaris.
Sono chiocciole di grandi dimensioni (fino a 5 cm di lunghezza e 6.5 di altezza). La conchiglia di queste specie, di forma rotondeggiante con apertura larga, rotonda o ovale, presenta 5 o 6 spire di colore variabile da giallo/marrone a verde, con o senza strisce marroni scure; l'opercolo è marrone, di spessore ridotto. Il corpo, invece, ha colore variabile da un rosa chiarissimo al nero e presenta un paio di lunghe antenne e un vistoso sifone, organo espiratorio ausiliario che gli permette di incamerare l'aria atmosferica portandosi semplicemente in prossimità della superficie. Le specie di Pomacea sono ovipare e depongono uova di circa 2.5 mm diametro (di colore tendente al rosa), fecondate internamente e, successivamente, deposte in un grappolo appiccicoso di circa 200 - 600, fuori dall'acqua, appena sopra la superficie. La durata dell'intero ciclo vitale di queste chiocciole risente notevolmente della temperatura ambientale e varia da 1 a 7 anni.
I dati raccolti nel focolaio spagnolo evidenziano che le temperature minime invernali e massime estive dell'area in oggetto non sono in grado di eliminare la specie, probabilmente grazie alla sua capacità di entrare in diapausa invernale, e/o in estivazione durante la stagione calda, nascosta nel fango o nei detriti. Durante questi periodi esse riducono al minimo la propria attività metabolica e supportano le funzioni vitali ricorrendo anche a processi di tipo anaerobico. Pertanto le aree risicole europee e le zone umide del bacino del Mediterraneo possono, almeno teoricamente, essere soggette a colonizzazione, mentre i valori termici del Nord Europa non dovrebbero consentire la sopravvivenza della chiocciola.
Piante ospiti
Il genere Pomacea comprende specie onnivore, capaci di cibarsi anche di alghe, foglie e piccoli animali morti ma, soprattutto, di vegetali freschi; questi ultimi prediletti in particolare da Pomacea canaliculata e Pomacea insularum. Sono numerose le specie vegetali degli ambienti acquatici o umidi che possono essere attaccate da queste chiocciole.
Danni e modalità di introduzione e diffusione
Le chiocciole del genere Pomacea sono considerati organismi nocivi nell'agricoltura nel sud-est asiatico, mentre in Sud America, zone di origine, sono per lo più innocue. La maggior parte dei problemi in agricoltura sono legati alle specie del gruppo "canaliculata", tra cui le più diffuse sono Pomacea canaliculata, Pomacea insularum e Pomacea lineata.
La Pomacea canaliculata (o ampullaria dorata), è considerata una delle maggiori minacce alla coltivazione del riso essendo in grado di alterare gli equilibri degli ecosistemi delle zone umide che invade determinando, se presente in gran numero, la quasi totale distruzione delle piante acquatiche: per tale motivo è considerata una delle cento peggiori specie aliene invasive del Mondo.
La principale causa del possibile arrivo in Europa di queste specie è legata all'importazione di piante acquatiche infestate o di esemplari di chiocciole per l'allevamento in acquario. Le specie di questo genere sono infatti molto ricercate dagli acquariofili, sia per le caratteristiche ornamentali sia per la capacità di pulizia degli acquari da piante e alghe infestanti. Parallelamente a tale attività di importazione, si è sviluppato un allevamento in loco, sempre a fini hobbistici, che ha probabilmente determinato la dispersione nell'ambiente di uova o di esemplari vivi della chiocciola. Una volta giunte in una nuova zona, grazie all'elevata prolificità, le chiocciole del genere Pomacea, sono capaci di invadere rapidamente i corsi d'acqua e gli ambienti umidi che incontrano.
Decisione di esecuzione della Commissione Europea dell'8 novembre 2012